C’è una nuova opera nel cuore di Brescia. Ed è un “Mondo d’acciaio”. Questo è il nome dato dal Maestro Emilio Isgrò a questo dono che, insieme a Feralpi Group, ha voluto fare alla città di Brescia. L’iniziativa, promossa con la collaborazione di Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, è stata presentata oggi alla stampa.

 

L’OPERA – Un enorme mappamondo in acciaio del diametro di quattro metri. È così che si presenta la realizzazione posizionata all’interno del Parco delle Sculture del Viridarium in Santa Giulia, sito UNESCO dal 2011. Il Mondo riproduce il globo terracqueo, fissato al terreno mediante l’asse terrestre, dal quale si dirama la rete dei paralleli e dei meridiani. Sono totalmente assenti le acque, che di fatto vengono incluse nel gesto della cancellatura, “segno” distintivo dello stile dell’autore. Sulle superfici opache che delimitano le terre emerse e i vari continenti, Emilio Isgrò è intervenuto cancellando i nomi delle nazioni e delle città ad eccezione di “Brixia”. Una scelta che non solo pone l’accento sulle origini romane di Brescia, ma sottolinea quanto le sue radici latine siano state di vitale importanza negli sviluppi della sua storia e continuino a essere un punto di riferimento e di forte valenza culturale e civile per l’intero territorio. 

Mondo d'acciaio

 

UNA GEMELLA… PRESTO IN AZIENDA - Il “Mondo d’Acciaio” del Maestro Emilio Isgrò di fatto ha concluso l’anno 2023 di iniziative legate a Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. È stata infatti l’ultima iniziativa in ordine cronologico su scala territoriale. Già da domani sarà possibile vedere dal vivo l’installazione nel cuore di Brescia. Il Mondo d’Acciaio non sarà, tuttavia, solo a Santa Giulia. Nei prossimi mesi sarà possibile vedere dal vivo l’opera anche a Lonato del Garda nello stabilimento di Feralpi Group: la stessa opera, per volere dello stesso Emilio Isgrò, sarà posizionata anche all’interno dell’azienda. L'installazione gemella sarà così condivisa anche con le persone del Gruppo.

 

«Il “Mondo d’Acciaio” del Maestro Isgrò – ha commentato Giovanni Pasini, consigliere delegato di Feralpi Group -  rappresenta il punto di sintesi di diversi percorsi. Nel mettere a fattor comune le energie di Brescia Musei, del Comune di Brescia e di Feralpi, di fatto unisce virtuosamente pubblico e privato per un’opera che, a chiusura dell’anno di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, avvalora la simbiosi esistente tra Brescia città d’arte e Brescia città d’industria. Rinsalda il legame tra la cultura manifatturiera di questo territorio e la Comunità, nella convinzione che l’economia crea lavoro e benessere, prodromici a produrre cultura e bellezza a loro volta basilari per alimentare il saper fare su cui poggia l’industria. Esprime una crasi tra il mondo imprenditoriale e la cultura della filantropia, così diffusa a Brescia. Per tutto questo, come Feralpi, abbiamo voluto fare dono di “Mondo d’Acciaio” alla città».

Conferenza Mondo d'acciaio